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Non stuzzicare il can(cro) che dorme…

NON STUZZICARE IL CAN(CRO) CHE DORME
(COME PORRE FINE AL PANICO CAUSATO DA UNA DIAGNOSI DI CANCRO)


"Di sicuro l'equazione che è stata trasmessa nell'inconscio collettivo 'HIV = AIDS = MORTE' ha come effetto immediato, per coloro cui viene fatta la diagnosi di 'sieropositività', un forte indebolimento del sistema immunitario. Perché quando una persona viene dichiarata sieropositiva 'sa che dovrà morire'."

Ebbene, se noi sostituiamo alla parola AIDS la parola CANCRO gli effetti non cambiano.

PERCHÈ CANCRO SIGNIFICA SOPRATTUTTO 'PAURA DI MORIRE'

Infatti, l'uso invalso di far temere persino di pronunciare il nome della patologia (si dice, non a caso, "brutto male") mostra come la naturale "paura di morire" possa trasformarsi in PANICO di fronte ad una dichiarazione "medica" di un iter legato SOLO ALLA SPERANZA che la terapia faccia effetto.


UNA PREMESSA INDISPENSABILE

È noto che le terapie convenzionali del cancro, che qui definiamo "interventiste", quali chirurgia, radioterapia, chemioterapia, immunoterapia, ormonoterapia ecc. non raggiungono certamente (nella maggior parte dei casi) gli effetti sperati, tanto da far dichiarare a ricercatori superfamosi come John C. Bailar III nel 1994: "torno a concludere, come feci sette anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta la linea".
Non è una novità che, di fronte alla paura del "brutto male", si procede con una campagna di medicalizzazione ossessiva, con un "accanimento diagnostico" (in aggiunta a quello terapeutico) che non ha precedenti: ogni anno dovremmo farci un controllo generale (il famoso 'check up'), le donne dovrebbero continuamente palparsi i seni alla ricerca di noduli, e se non li trovano ricorrere alla mammografia, fino alle aberrazioni in voga negli Stati Uniti (il che significa che probabilmente fra poco saranno di moda anche da noi) ove molte donne si tolgono preventivamente seni ed uteri, o si intossicano in maniera preventiva di farmaci (ricordiamo per tutti il tamoxifene) .
Un modo di intendere l'esistenza umana che riduce la VITA ad "una malattia mortale sessualmente trasmissibile".
È noto, ancora, che in questi ultimi decenni si è fatta strada in moltissime persone la consapevolezza del fatto che l'essere umano è un insieme inscindibile di Mente, Psiche e Corpo, e che ciò che interessa l'uno necessariamente coinvolge anche gli altri. Questa consapevolezza è il minimo comun denominatore che sta alla base delle svariate pratiche della cosiddetta "medicina alternativa".
È noto infine, per chi si occupa di medicina, che nel 30% delle autopsie si scoprono 'segni' di tumori verificatisi senza che le persone 'ammalate' se ne fossero rese conto.

Solo in questo quadro si può comprendere la teoria del dottor Ryke Geerd Hamer, che egli stesso definisce LA NUOVA MEDICINA e che si basa sui seguenti cardini:
o la spiegazione chiara e dettagliata di quello che accade negli uomini, negli animali (e perfino nei vegetali) durante quello speciale momento che chiamiamo comunemente 'malattia'.
o il capovolgimento diagnostico (la "bussola" di Hamer)
o il riaffidare al paziente la possibilità, attraverso la comprensione della genesi e dello sviluppo della malattia, di porsi alla guida del processo di guarigione.
È evidente che non possiamo qui "riassumere" anni di ricerche e volumi di documentazione. Ci limitiamo solo a presentare questa teoria attraverso uno schema espositivo che potrà essere ampliato attraverso le pubblicazioni esistenti e quelle in preparazione.

LA MALATTIA
E LE CINQUE LEGGI BIOLOGICHE

Le cinque leggi biologiche su cui si fonda la Nuova Medicina ci mostrano i criteri secondo i quali ogni malattia si genera e si sviluppa contemporaneamente ai tre livelli: psichico, cerebrale ed organico.
Hamer le definisce 'leggi' in quanto verificabili sempre, in ogni paziente preso a caso e ovunque, sostenendo che se esse non trovassero conferma, anche in soli due pazienti su cento, sarebbero da scartare.
Cercheremo di riassumerle con le parole più semplici possibile, perché, comunque, definire un concetto con semplicità non significa ridurne la complessità.

1ª Legge (legge ferrea del cancro)

Ogni cancro, o malattia oncoequivalente, è generato da uno CHOC estremamente acuto, inaspettato, drammatico e vissuto nell'isolamento.
Non conflitti normali, come quelli che tutti noi abbiamo, ma conflitti inattesi, traumatici, che non ci lasciano il tempo di reagire: quelli che Hamer chiama conflitti biologici.
Esso si verifica contemporaneamente (o quasi) ai tre livelli: psichico, cerebrale ed organico. Nell'istante dello choc, cioè, contemporaneamente si localizza nello stato psicoemotivo della persona, nel cervello [questa area cerebrale attivata cui viene dato il nome di Focolaio di Hamer può essere letta con una TAC (tomografia assiale computerizzata)] e nell'organo.
Anche il decorso della malattia è sincrono. Lo si può seguire contemporaneamente sui tre livelli sopradetti.

Per comprendere questa sincronicità mettete le vostre due mani giunte come quando si prega: poi chiudete una delle due a pugno. Essa rappresenterà il cervello, e l'altra il corpo. Immaginate ora le due mani come se si guardassero allo specchio: quando si verifica lo choc ciò che accade nell'uno accade anche nell'altro.
Questo fatto comporta due conseguenze importanti:
1) i mutamenti che si verificheranno durante la malattia avverranno contemporaneamente sui tre livelli e
2) conoscendo bene uno dei tre, si potranno determinare esattamente gli altri due: ciò significa che nel cervello, attraverso la lettura della TAC, troviamo sia il fotogramma che il filmato dell'evoluzione della malattia (un modo di leggerla, questo di Hamer, che ce ne ricorda altri, quali la riflessologia, l'iridologia, l'auricoloterapia, il massaggio zonale della mano… e tanti ancora, tanti quanti sono i microcosmi di un organismo vivente, se è vero che nella più piccola cellula di un organismo vivente si può, o si potrà, leggere, la storia dell'intero macrocosmo che lo comprende).

2ª Legge (legge del decorso bifasico delle malattie, a condizione di arrivare alla soluzione del conflitto)

"L'antitesi fondamentale della vita vegetativa: piacere (espansione) ed angoscia (contrazione)… questa è la pulsazione"
(da Wilhelm Reich - Teoria dell'orgasmo e altri scritti - Lerici Editori, 1965)

espansione = parasimpatico = vagotonia,
contrazione = simpatico = simpaticotonia

Lo choc interrompe il ritmo normale dell'alternarsi giorno/notte (normotonia).
Dopo lo choc c'è un periodo di conflitto, di stress, in cui il tumore è attivo (ma di solito non ce ne si accorge): si dorme poco e male, non si ha fame, non si suda, si fa poca pipì, si perde peso, piedi e mani sono freddi (simpaticotonia). Quando, per una qualsiasi ragione, il conflitto finisce, segue la fase di riparazione chiamata anche di rilassamento, in cui si dorme tantissimo, si suda molto, si fa molta pipì, si mangia, si riacquista peso e si hanno piedi e mani calde (vagotonia). È a questo punto di solito che si comincia ad accorgersi della 'malattia'. Nel mezzo di quest'ultima fase la vagotonia è interrotta dalla cosiddetta crisi epilettoide (una specie di 'scossa tellurica' cerebrale) che rappresenta la 'virata di timone' verso il ritorno alla normalità (esempi di crisi epilettoidi sono l'infarto cardiaco, l'embolia polmonare e l'ittero). Da questo momento, se la crisi epilettoide viene superata positivamente, l'organismo inizia lentamente a ritornare al ritmo normale (normotonia).


3ª Legge (sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie oncoequivalenti):

Mentre universalmente in medicina si afferma che il cancro è il risultato di una cellula 'impazzita' che replica se stessa all'infinito, Hamer afferma che il cancro (e la malattia) sono una risposta biologica ad un ordine sensato del cervello: la malattia dunque come parte di un programma speciale, biologico e sensato della natura.
A seconda del tipo di choc subìto vengono interessate parti del cervello e relativi organi. Ogni conflitto, cioè, ha un suo preciso contenuto, che si definisce nell'istante dello choc. La diversità di questo contenuto è quella che determina o l'accrescimento dei tessuti (il tumor, cioè il rigonfiamento) o la piaga, l'ulcera (cioè la mancanza di sostanza, che è il contrario del rigonfiamento). Ogni organo è collegato ad un ben preciso 'relè' nel cervello: nell'istante dello choc questo 'relè' si attiva e la malattia si manifesta contemporaneamente a livello psichico, cerebrale ed organico.

Nella fase attiva del conflitto (simpaticotonia)
o il cervello recente produce necrosi o ulcere nei tessuti
o il cervello antico produce tumori compatti con proliferazioni cellulari

Nella fase di soluzione del conflitto (vagotonia) succede il contrario (è la fase di riparazione)
o il cervello recente colma le necrosi e le ulcere (tramite virus, batteri, gonfiori e produzione di cisti)
o il cervello antico riduce i tumori per necrosi (tramite funghi e micobatteri)

4ª Legge (sistema dei microbi condizionato ontogeneticamente):

Questa 'legge' presuppone una visione ribaltata della funzione dei microbi: non più 'cattivi nemici' ma 'fedeli aiutanti' che, seguendo le direttive del cervello, ci aiutano per eliminare quel tumore che, avendo esaurito il suo compito, non è più necessario e quindi ha smesso di proliferare.
Dopo la soluzione del conflitto infatti inizia la fase di riparazione: saranno funghi e micobatteri che renderanno i tumori masse necrotiche senza più alcuno sviluppo, saranno invece virus e batteri che attiveranno la 'cicatrizzazione' di piaghe e ulcere.
È questo momento della riparazione che viene solitamente riconosciuto non come fase verso la guarigione ma come aggravamento della situazione.
Ed è proprio questo il momento delicato della riparazione che richiede solo "interventi compatibili".

5ª Legge (buonsenso biologico = comprensione che le malattie sono dal punto di vista ontogenetico una parte dei programmi biologici speciali, sensati, della natura):

La Nuova Medicina, con le sue cinque leggi biologiche, riproducibili e verificabili su ogni paziente preso a caso, introduce un nuovo modo di pensare, che costituisce un vero e proprio capovolgimento diagnostico.
È la conseguenza dell'aver scoperto che i tumori non sono assurdi ma hanno un senso biologico ben preciso. Il cancro, la malattia, è dunque una parte di un programma speciale, biologico sensato della natura che agisce, contemporaneamente, sul piano psichico, cerebrale ed organico (e a ben riflettere è più facile che l'assurdità sia propria del "pensare e del fare umano" che non dei processi della natura).

Possiamo quindi constatare che il tumore non è per niente una crescita casuale, dissennata e selvaggia di cellule impazzite, bensì un processo del tutto comprensibile e addirittura prevedibile che si attiene in modo precisissimo ai dati dell'evoluzione ontogenetica.

L' INTERVENTO COMPATIBILE
Una volta si diceva: lasciate che la malattia faccia il suo corso.
Secondo l'ipotesi di Hamer il senso è proprio questo: acquisire la lucidità necessaria per capire in quale fase ci si trova, prima di decidere alcunché. Se si è raggiunta la consapevolezza di questo percorso, ci si servirà di interventi clinici e farmacologici atti alla attenuazione dei sintomi fisici eccessivi o mal tollerati o, a volte, pericolosi.
Intervenire con chemioterapia, radioterapia e simili significa interrompere, alterare, squilibrare un percorso biologico, sensato e utile, che la natura ha stabilito che deve essere compiuto fino in fondo.
Alla luce di questa impostazione diventa più comprensibile come alcune terapie dolci usate nelle malattie degenerative, fra le quali le più note sono l'ascorbato di potassio, il cloruro di magnesio, gli immunostimolanti atossici, l'aloe, o alimentazioni particolari, ecc… diano spesso risultati positivi: sono terapie che portano aiuto all'organismo affaticato durante il suo percorso biologico e sensato che chiamiamo malattia, che lo sostengono senza squilibrare, senza avvelenare, e senza creare panico eccessivo. Alla luce di questa impostazione sarà possibile capire con più chiarezza in che fase del percorso (e qui diventa fondamentale quella che abbiamo chiamato la 'bussola' di Hamer) sarà efficace l'uso di questi rimedi atossici (quest'ultima considerazione vale anche per l'intervento chirurgico).

LA FINE DEL PANICO
Se il cancro e la malattia sono dunque la risposta biologica ad un ordine sensato del cervello non esiste nessuna 'sostanza cancerogena' che lo provoca, nessuna 'cellula impazzita', nessuna 'brutta bestia' che metastatizza, nessun terrore dell'ineluttabile: conoscendo l'intero decorso della malattia il paziente ha la possibilità di non cadere più nel panico. L'effettiva comprensione dei meccanismi biologici e la conseguente fiducia nell'infinita intelligenza della Natura, e quindi nel proprio corpo, gli permetterà di eliminare la maggiore causa della sua impotenza di fronte ad una diagnosi apparentemente ineluttabile, e il terrore non avrà più presa su di lui. La comprensione di questi processi è la condizione per l'individuo di essere regista e protagonista della propria malattia.

CONCLUSIONE:
QUATTRO BUONE ABITUDINI DA OSSERVARE

Non siamo in grado di affermare che la Nuova Medicina sia la teoria "giusta".
Riteniamo doveroso ed auspicabile che la teoria di Hamer sia diffusa, verificata, e messa in discussione.
Alla luce delle sue cinque 'leggi' possiamo comunque delineare alcune regole di condotta da seguire, a fronte di una diagnosi di cancro:

1 - razionalizzare: nulla è casuale. Sapere è potere (curativo);
2 - capire quale CHOC ha dato origine al tumore;
3 - orientarsi per capire in che fase della malattia ci si trova per prevedere le fasi successive (saper quindi usare la 'bussola');
4 - alla luce dei punti 1 e 2 riflettere attentamente su quanto sia ancora necessario fare, e quanto invece vada assolutamente evitato.

Per fare ciò è indispensabile la collaborazione con medici e ricercatori che conoscono la Nuova Medicina, soprattutto per la valutazione dei referti diagnostici.

NOTE

1) L'ONTOGENESI
L'ontogenesi è considerata una sintesi della filogenesi: l'evoluzione delle singole speci fino a quella umana si trova riproposta nella fase embrionale. Noi conosciamo nello sviluppo embrionale tre differenti foglietti da cui derivano tutti gli organi (vedi figura a pie' di pagina): l'endoderma (foglietto interno), il mesoderma (foglietto medio), l'ectoderma (foglietto esterno).
Ogni cellula dell'organismo ed ogni organo del corpo si può ricondurre per la sua formazione istologica (costituzione delle cellule) ad uno di questi tre foglietti.
Endoderma: (ed organi derivanti): hanno il loro 'relè' nel tronco cerebrale (la parte più antica) del cervello; in caso di tumore si avranno tumori solidi.
Mesoderma: (le cellule del gruppo più antico) hanno il loro 'relè' nel cervelletto e (le cellule del gruppo più recente) nel midollo cerebrale; in caso di tumore si avranno tumori solidi nel primo caso e necrosi o buchi dei tessuti nel secondo.
Ectoderma: ha il suo 'relè' nella parte più recente del cervello, la corteccia cerebrale; in caso di tumore si avranno piaghe ulcerose.

2) LE SOSTANZE CANCEROGENE
Hamer sostiene che non esiste alcuna prova dell'esistenza di sostanze cancerogene.
A sostegno di questa tesi porta una serie di argomenti di cui riassumiamo i più significativi.
1) Non è possibile provocare tumori su organi le cui connessioni nervose con il cervello sono state tagliate, come, ad esempio, gli organi trapiantati;
2) Le sostanze inoculate agli animali per indurre il cancro non inducono il tumore se non c'è l'intervento del cervello. Esse possono distruggere, avvelenare, ma non indurre il tumore. A sostegno di ciò porta la sperimentazione sui criceti e sui ratti del fumo di sigaretta:
o 6.000 criceti esposti al fumo giorno e notte per sei anni hanno vissuto in media più a lungo dei loro confratelli non sottoposti al trattamento (secondo Hamer poiché abitano sottoterra non hanno codificato nel cervello un segnale di allarme per il fumo, e quindi non hanno acquisito, durante la loro evoluzione, il programma speciale, biologico e sensato del pericolo fumo)
o Per i topi domestici avviene esattamente il contrario. Alla più piccola emanazione di fumo vengono presi dalla paura-panico di morire e fuggono perché, lungo il loro cammino evolutivo il fumo ha acquisito un segnale di allarme. Ne consegue che sui topi si può indurre un carcinoma alveolare al polmone provocato da un conflitto di paura della morte (ed è proprio a partire da queste considerazioni che Hamer considera un'inutile tortura la sperimentazione su animali che si suppongono privi di psiche e di emozioni!).
Stesso discorso vale per la radioattività.
Essa distruggerebbe le cellule ma non provocherebbe il cancro.
L'esempio che Hamer porta è quello della leucemia: la radioattività distrugge le cellule… le più lese sono quelle del midollo osseo perché hanno l'indice di divisione più alto… il midollo leso in fase di riparazione ripara tramite la fase leucemica… con chemioterapia e radioterapia si distrugge quello che resta del midollo osseo… e poi si dice che uno muore di leucemia!
Per quanto riguarda poi l'alimentazione Hamer sostiene semplicemente che un organismo ben nutrito, sia esso uomo, animale o vegetale, è in grado di reagire meglio ai conflitti.

3) LE METASTASI
Hamer sostiene che quello che nella medicina attuale si ritiene essere delle metastasi in realtà sono nuovi tumori provocati da nuovi choc conflittuali, soprattutto iatrogeni, provocati cioè dallo choc di diagnosi e prognosi mediche apparentemente ineluttabili.
Il paziente cui viene diagnosticato il cancro, cioè, viene preso dal panico del "brutto male che prolifera in modo anarchico e dal quale apparentemente non c'è scampo" e 'questo panico' sarebbe il nuovo choc all'origine di quelle che vengono chiamate metastasi.
A sostegno di questa tesi afferma che:
o nessun ricercatore scientifico è riuscito finora a scoprire una sola cellula cancerosa in un prelievo di sangue arterioso o venoso di un paziente ammalato di tumore solido;
o una cellula 'cancerosa' di un tessuto che dipende da un determinato foglietto embrionale (come esempio egli porta la cellula endodermica di un adenocarcinoma intestinale compatto) dovrebbe migrare, ad esempio, nelle ossa dove si trasformerebbe in una cellula mesodermica (quindi derivante da un altro foglietto embrionale) necrosante che produce un'osteolisi.
Un'ipotesi che sarebbe aberrante anche per gli stessi dogmi della medicina ufficiale.

L'applicazione di questo nuovo modo di intendere la medicina non è, allo stato attuale, praticabile a livello clinico, poiché non è riconosciuto a livello ufficiale.
Solo l'apprendimento dei suoi contenuti a livello collettivo potrà far sì che lo diventi.
(Pgc della Casa Ed. Andromeda Srl Bologna- andromeda@posta.alinet.it www.alinet.it/andromeda )
(Lupi Dott. Emmanule - Medico Chirurgo-)

 
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